Nuova Riveduta:

2Cronache 32:27

Ezechia ebbe immense ricchezze e grandissima gloria; e si costruì: depositi per riporvi argento, oro, pietre preziose, aromi, scudi, ogni sorta d'oggetti di valore;

C.E.I.:

2Cronache 32:27

Ezechia ebbe ricchezze e gloria in abbondanza. Egli si costruì depositi per l'argento, l'oro, le pietre preziose, gli aromi, gli scudi e per qualsiasi cosa pregevole,

Nuova Diodati:

2Cronache 32:27

Ezechia ebbe immense ricchezze e onore. Egli si fece depositi per argento, oro, pietre preziose, aromi, scudi, e per ogni genere di oggetti preziosi,

Riveduta 2020:

2Cronache 32:27

Ezechia ebbe immense ricchezze e grandissima gloria: e si fece dei depositi per riporvi argento, oro, pietre preziose, aromi, scudi, ogni sorta di oggetti di valore;

La Parola è Vita:

2Cronache 32:27

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La Parola è Vita
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Riveduta:

2Cronache 32:27

Ezechia ebbe immense ricchezze e grandissima gloria: e si fece de' tesori per riporvi argento, oro, pietre preziose, aromi, scudi, ogni sorta d'oggetti di valore;

Ricciotti:

2Cronache 32:27

Ezechia fu assai ricco e molto illustre e raccolse molti tesori di argento, d'oro, di pietre preziose, di aromi e d'armi di vario genere e di vasi di gran prezzo.

Tintori:

2Cronache 32:27

Ezechia fu ricco e molto illustre, e si ammassò grandi tesori d'argento, d'oro, di pietre preziose, di aromi, di armi d'ogni genere, e di vasi di gran pregio.

Martini:

2Cronache 32:27

Ed Ezechia fu ricco, e di gran nome, e si adunò girandi tesori di argento, e di oro, e di pietre preziose, e di aromi, e d'armi d'ogni genere, a di vasi di gran pregio:

Diodati:

2Cronache 32:27

Ezechia dunque ebbe grandissime ricchezze e gloria; e si fece de' tesori d'argento, e d'oro, e di pietre preziose, e d'aromati, e di scudi, e d'ogni sorta di cari arredi.

Commentario abbreviato:

2Cronache 32:27

24 Versetti 24-33

Dio lasciò Ezechia a se stesso, affinché, attraverso questa prova e la sua debolezza in essa, si conoscesse ciò che c'era nel suo cuore; che non era così perfetto nella grazia come pensava di essere. È bene che conosciamo noi stessi, la nostra debolezza e il nostro peccato, per non essere presuntuosi o sicuri di noi stessi, ma per vivere sempre in dipendenza dalla grazia divina. Non conosciamo la corruzione del nostro cuore, né cosa faremo se Dio ci abbandona a noi stessi. Il suo peccato è stato quello di aver innalzato il suo cuore. Che bisogno hanno i grandi uomini, gli uomini buoni e gli uomini utili di studiare le proprie infermità e follie, e i loro obblighi nei confronti della grazia gratuita, per non pensare mai a se stessi, ma implorare ardentemente Dio che li mantenga sempre umili! Ezechia ricambiò malamente Dio per i suoi favori, facendo di questi favori il cibo e il carburante del suo orgoglio. Rifuggiamo le occasioni di peccato: evitiamo le compagnie, i divertimenti, i libri, sì, gli stessi panorami che possono favorire il peccato. Affidiamoci continuamente alla cura e alla protezione di Dio, pregandolo di non lasciarci mai e di non abbandonarci. Benedetto sia Dio, la morte porrà presto fine al conflitto del credente; allora l'orgoglio e ogni peccato saranno aboliti. Non sarà più tentato di trattenere la lode che appartiene al Dio della sua salvezza.

Riferimenti incrociati:

2Cronache 32:27

2Cron 1:12; 9:27; 17:5; Prov 10:22
1Cron 27:25-31

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